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Quattordicesima: a luglio “assegni” più ricchi per 350 mila pensionati veneti

Spi Cgil Veneto: «Boccata d’ossigeno per gli anziani più poveri. Ma contro il carovita servirebbe molto di più»

Venezia, 28 giugno 2024. Per oltre 350 mila pensionati veneti – il 27% del totale – l’assegno previdenziale di luglio sarà un po’ più ricco grazie alla 14esima mensilità che rappresenta da sempre una boccata d’ossigeno per gli ultra64enni con pensioni basse. Per 235 mila beneficiari, quelli con assegni inferiori a 1,5 volte il trattamento minimo (trattamento minimo che quest’anno corrisponde a 614,77 euro) l’incremento varia dai 437 ai 655 euro, a seconda degli anni di contribuzione. Gli altri 115 mila, con assegni compresi fra 1,5 e 2 volte la “minima”, godranno di aumenti compresi fra 336 e 504 euro. La platea dei beneficiari comprende per il 74% donne pensionate che ricevono pensioni molto più basse (circa un terzo in meno) di quelle destinate agli uomini creando un gap insostenibile, più volte denunciato dallo Spi Cgil del Veneto.

La14esima, insomma, porterà un po’ di sollievo agli ultra64enni veneti con pensioni inferiori a circa 1.230 euro lordi ma non sarà in grado di attenuare gli effetti dei rincari scoppiati nel 2022 e capaci di erodere in modo inesorabile il potere d’acquisto degli anziani. Secondo una indagine del sindacato dei pensionati della Cgil – basato sull’analisi dei dati Istat – gli over 65 veneti nel 2023 hanno speso in generale mille euro in più del 2022 e addirittura 2.500 euro in più del 2021. Ora il carovita ha rallentato, soprattutto sul fronte energetico, ma continua a pesare sul carrello della spesa. 

«La 14esima mensilità è di sicuro un conforto per gli anziani con pensioni basse – spiega Massimo Cestaro segretario dello Spi Cgil del Veneto – e grazie alle nostre battaglie nel 2017 è stata anche allargata ai pensionati con assegni previdenziali compresi fra 1,5 e 2 volte il trattamento minimo, mentre prima era destinata solo agli over 64 con pensioni fino a 1,5 volte la minima. Purtroppo, però, l’inflazione esplosa nel 2022 e tuttora presente soprattutto per i prodotti alimentari, ha svuotato le tasche di tanti pensionati molti dei quali, lo ricordiamo, rinunciano anche a curarsi perché non possono permetterselo. Un recente studio dello Spi nazionale ha rivelato un dato emblematico. Negli ultimi 15 anni i pensionati hanno perso il 33 % del loro potere d’acquisto mentre il valore delle pensioni è sceso del 5,1%. Per questo chiediamo da tempo che l’importo della 14esima venga aumentato e che si allarghi la platea dei beneficiari».

In tale contesto, lo Spi Cgil del Veneto ricorda che chiunque ritenga di avere i requisiti per ricevere la 14esima mensilità, ma non se la ritrova nel cedolino di luglio, può rivolgersi agli sportelli del sindacato per valutare la relativa documentazione e l’eventuale richiesta dell’importo aggiuntivo da inviare all’Inps. Non solo. Sul portale pensionati.it, tramite una chat interattiva basata sull’intelligenza artificiale, il diretto interessato può verificare in tempo reale quali sono gli attuali requisiti per ricevere la 14esima.

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